Che cos'è questo blog?

Per le mamme ma non solo.

Per chi ha bisogno di sentirsi in (pessima) compagnia.

Per sfogarsi.

Per sapere che alla fine, se così tante si lamentano, magari non siamo noi che non andiamo bene, ma forse ce l'hanno raccontata un po' troppo grossa all'inizio.

Come quando ti raccontano del principe azzurro e poi, quando ci vivi assieme, lo strozzeresti un giorno si e un giorno anche sto principe azzurro.

Allo stesso modo ci hanno infocchettato la storia della maternità con cuoricini e angioletti, ma quando ti ci ritrovi tutto questo straripare d'amore e sintonia tu non lo vedi, e ti senti sbagliata.

Non sei sbagliata. Sei una pessima_mamma in ottima_compagnia.


lunedì 28 febbraio 2011

Grazie di cuore

Qui ci vorrebbe lo zucchero di cui Seavessi non è capace,  tanto che continua a pensare _vi scrivo col cuore in mano cioè coi polsini insanguinati.

Ma grazie di cuore davvero, e sono certa di parlare anche a nome di Finalmente, non pensavamo mai di avere in così poco tempo tanti contatti e tante storie da raccontare!

Innanzitutto quindi vi chiediamo un po’ di pazienza, perché vorremmo dare a ogni storia l’importanza che merita, quindi stay tuned, anche se non vi pubblichiamo subitissimo non è che ci siam dimenticate. E’ che non ci aspettavamo tanto materiale, ma ne siamo estremamente grate e felici.

E poi un po’ di pazienza anche per il blog che è un work in progress, pian piano avrà più pagine e più funzioni e tutto quel che serve, anzi i suggerimenti sono i benvenuti!  Io con la serietà che mi contraddistingue sto pensando a dei Momenti Knulla (altrimenti detti VaffaParty).

Voi? Idee? Proposte?

sabato 26 febbraio 2011

La storia di Finalmentemamma

Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutte voi che ci seguite e che ci venite a trovare ed un ringraziamento particolare a tutte le amiche che ci hanno "pubblicizzato" nel loro blog...grazie mille!!!
Bene, ora passiamo alla mia storia!

Tutto è iniziato 15 mesi fa..quasi 15 mesi fa..il giorno in cui ho scoperto di essere incinta...quando tutti e dico tutti mi dicevano "vedrai che bello quando nascerà e si attaccherà al tuo seno!"..e questo era davvero il mio sogno...notte e giorno dicevo a mio marito che non vedevo l'ora che nascesse per poterla allattare..perchè tuti me ne parlavano come di un momento magico!
Poi la mia bambina è nata e nel reprto dove mi avevano ricoverata non c'era la possibilità di avere con me la bambina come avevo richiesto e quindi con 30 punti di lacerazione dovevo prendere la sedia a rotelle (quando era disponibile...sennò 2 piani a piedi!) con ciambella incorporata e andare ad allattare..cioè a fingere di allattare...
Le ostetriche erano lì presenti...ma guarda caso la mia bambina aveva semore una stiscia di bavetta bianca e dormiva e quando chiedevo alle ostetriche come mai loro mi rispondevano che forse avevo così tanto latte che appena si attaccava si riempiva..e poi le sentivo ridere....e non capivo...
Mio marito venne in mio soccorso e quando disse alle ostetriche di non far mangiare la bambina prima che io salissi e la volta successiva lei era sveglia e piangeva e avev fame e voleva attaccarsi ma io non sapevo come fare visto che, avendo i capezzoli rientrati..non riusciva..e l'ostetrica stizzita mi disse "Si vede che ci sono problemi fra lei e la bambina, SE LA BAMBINA NON LA VUOLE non è colpa nostra!". Come in un film queste parola hanno rimbombato nella mia testa! Un'ostetrica più compassionevole mi disse, bisbigliando per non farsi sentire, "Compri i paracapezzoli e venga qui che più tardi l'aiuto io!"..ma più tardi lei non c'era e io e i paracapezzoli facevamo a botte con la bimba..le ostetriche continuavano a farla mangiare prima che io salissi al nido e io mi dicevo che a casa sarei riuscita a farla attaccare!
Ma arrivati a casa lei strillava, abituata al biberon, la fatica che doveva fare col mio seno non le piaceva e piangeva per ore mentre io provavo ad attaccarla e intanto piangendo continuavo a dirle "Perchè non mi vuoi, perchè non mi vuoi!"...mio marito esasperato uscì a comprare il latte in polvere e preparò 60 ml di latte, poi venne in camera da letto, prese la bimba, la mise nel lettino, mi abbracciò e mi disse "Tua figlia ti ama, tu sei la sua mamma e lei ti amerà per sempre, non preoccuparti, non muore di fame, tu rilassati un pò e io la facio mangiare ok?!"...e così è stato. Ma io mi ero incaponita...ho comprato il tiralatte, ho contattato la Lega del Latte...e via...tiravo 20ml di latte ogni 2 ore mentre gli sms che arrivavano sul mio cellulafe recitavano tutti così "Ciao e auguri per la pupa...si attacca bene?la allatti?" e la mia risposta era no...e allora iniziavano i "Mi dispiace tantissimo"...come se la stessi ammazzando...e io mesntivo sempre più in colpa! Le ragazze della Lega del Latte mi dissero che non essendosi attaccata subito e bene la produzione di latte era stata irrimediabilmente compromessa e se fossi riuscita ad allattarla avrei dovuto sempre darle l'aggiunta...ma la botta finale fu la pediatra che visitandola dopo 2 settimane dal parto mi disse "La bambina è nata piccola e non sta prendendo abbastanza peso in fretta, se non vuole che stia male, le dia il latte artificiale e basta...è inutile incaponirsi quando è a rischio la salute di sua figlia!". E così è iniziato il passaggio al LA  senza più paranoie di tiralatte e consigli di amiche varie che arrivarono addirittura a consigliarmi di far attaccare mio marito al seno per farlo succhiare e farmi venire la montata o adirittura di trovare qualche gattino o cagnolino appena nato e attaccare questo....mi sentivo mortificata....avrei dovuto attaccare un cane al mio seno per far poi mangiare mia figlia?! Ma neanche morta!!!!Però i sensi di colpa aumentavano per i soliti commenti tipo...ma povera bambina, ma chissà quante malattie si prenderà, ma quanti soldi fai spendere a tuo marito, ma tutte riescono ad allattare, ma non hai provato abbastanza....e così piangevo ogni volta che dovevo preparare un biberon pianegvo notte e giorno...ma per fortuna avevo ed ho accanto un marito d'oro che era sempre lì a consolarmi, a dirmi di non preoccuparmi, che a lui importava solo la salute della nostra bimba e la mia e non gli importava dei soldi e di tutte le chiacchiere della gente..l'importante era che io mi rilassassi!!!!
Oggi sono pasati 6 mesi e mezzo..l'ultimo pianto di fronte al biberon è stato 1 mese fa...la mia bambina sta bene, cresce bene e io sono rilassata e felice...ma i sensi di colpa sono lì pronti in un angolino della mia testa per risaltare fuori ogni volta che arriva qualche altro commento...perchè in fondo credo che dovrà passare un sacco di acqua sotto i ponti prima che possa lasciarmi tutto alle spalle!

mercoledì 23 febbraio 2011

La storia di Seavessi

C’è un mobile, nell’ingresso, e sopra ci sono le “foto di famiglia”. Ovviamente la parte del leone la fanno le foto di mia figlia, ritratta in tutte le sue forme e manifestazioni.
Sono belle foto, luminose, allegre.

E poi c’è una foto onestamente brutta.

E’ sgranata, fatta ovviamente con un cellulare e neanche di quelli troppo belli, non adatta a essere ingrandita, male inquadrata. Mosta mia figlia di poco più di un mese in braccio a me, nel senso che con una mano reggevo lei e con l’altra facevo la foto.

La bimba dorme profondamente, a bocca aperta, completamente abbandonata al sonno, come potrebbe dormire un maratoneta alla fine di una gara.

E’ la foto che amo e odio più di tutte.

E’ la foto del primo vero sonno di mia figlia, fatta pochi secondi dopo che aveva vuotato il primo biberon della sua vita, il 28 giugno del 2008. Il primo sonno non disturbato dalla fame, non passato attaccata al mio seno cercando un nutrimento che non c’era.

Per me, quel giorno mia figlia è nata un’altra volta.

Avrei voluto allattare, ma soprattutto avrei voluto che me lo dicessero, che qualcuno mi spiegasse che non era così facile e scontato. Invece sono arrivata al dunque imbottita di libri sulla bellezza dell’allattamento e dello speciale rapporto che si crea, e sono caduta da molto, molto in alto.

Da quel giorno mia figlia ha smesso di essere una cosina urlante e semi-disidratata, e ha cominciato a crescere come meglio non avrei potuto chiedere. Io invece ci ho messo un anno a smettere di piangere sul biberon.

Ma sbagliavo, sbagliavo a piangere, e sbagliavano tutti quelli che mi riempivano di _oh ma poverina il biberon e _oh ma non lo sai che è meglio allattarla al seno?

Non sbagliavano nella sostanza ma nel merito, come sbaglia quasi sempre chi dà consigli non richiesti a una persona – una neomamma – che sta attraversando un momento fragile e importante.

Sono passati anni.

Mia figlia va alla materna e vuole il grembiulino di bart simpson e io non lo trovo ma stiamo bene entrambe.

La foto è ancora lì, la amo e la odio.