C’è un mobile, nell’ingresso, e sopra ci sono le “foto di famiglia”. Ovviamente la parte del leone la fanno le foto di mia figlia, ritratta in tutte le sue forme e manifestazioni.
Sono belle foto, luminose, allegre.
E poi c’è una foto onestamente brutta.
E’ sgranata, fatta ovviamente con un cellulare e neanche di quelli troppo belli, non adatta a essere ingrandita, male inquadrata. Mosta mia figlia di poco più di un mese in braccio a me, nel senso che con una mano reggevo lei e con l’altra facevo la foto.
La bimba dorme profondamente, a bocca aperta, completamente abbandonata al sonno, come potrebbe dormire un maratoneta alla fine di una gara.
E’ la foto che amo e odio più di tutte.
E’ la foto del primo vero sonno di mia figlia, fatta pochi secondi dopo che aveva vuotato il primo biberon della sua vita, il 28 giugno del 2008. Il primo sonno non disturbato dalla fame, non passato attaccata al mio seno cercando un nutrimento che non c’era.
Per me, quel giorno mia figlia è nata un’altra volta.
Avrei voluto allattare, ma soprattutto avrei voluto che me lo dicessero, che qualcuno mi spiegasse che non era così facile e scontato. Invece sono arrivata al dunque imbottita di libri sulla bellezza dell’allattamento e dello speciale rapporto che si crea, e sono caduta da molto, molto in alto.
Da quel giorno mia figlia ha smesso di essere una cosina urlante e semi-disidratata, e ha cominciato a crescere come meglio non avrei potuto chiedere. Io invece ci ho messo un anno a smettere di piangere sul biberon.
Ma sbagliavo, sbagliavo a piangere, e sbagliavano tutti quelli che mi riempivano di _oh ma poverina il biberon e _oh ma non lo sai che è meglio allattarla al seno?
Non sbagliavano nella sostanza ma nel merito, come sbaglia quasi sempre chi dà consigli non richiesti a una persona – una neomamma – che sta attraversando un momento fragile e importante.
Sono passati anni.
Mia figlia va alla materna e vuole il grembiulino di bart simpson e io non lo trovo ma stiamo bene entrambe.
La foto è ancora lì, la amo e la odio.
27 commenti:
Io invece il latte lo avevo ma mia figlia non ne ha voluto sapere di attaccarsi al seno...troppa fatica per lei che voleva che il latte scendesse a fiume e non voleva stancarsi a ciucciare. A nulla sono serviti i 3 giorni di degenza all'ospedale in cui infermiere e ostetriche hanno tentato in tutti i modi di farmela allattare. A nulla è servito essere andata anche dall'ostetrica al consultorio dove avevo seguito il corso pre-parto. Mi son tirata il latte con il tiralatte per 2 mesi...poi è andato via e son passata al latte artificiale (e al biberon col buco allargato!). Quando non si può, non si può...c'è poco da fare!
ciao Gnappetta!
sai, ti aspettavo al varco ;-) tu sei una di quelle che è uscita dal tunnel, che non ci rimane più male. hai voglia, quando hai tempo naturalmente, di raccontare un po' più per esteso? mi piacerebbe postare la tua storia :-)
Dio che pianti che mi farò su questo blog.
Pur avendo avuto la fortuna di poter allattare per quasi sette mesi, finchè l'ha voluto lei, confermo che almeno fino alla fine dei primi quattro avrei voluto tanto avere il coraggio di mollare tutto lì. E' stata un'esperienza terrificante alla faccia della gioia della maternità e dell'allattamento. Il mio grave errore è stato fidarmi ciecamente delle talebane del latte e ora, a tutte le sostenitrici dell'allattamento a richiesta, posso solo mostrare il dito medio.
Noblesse oblige
Addirittura al varco mi aspettavi? :P Uhm sì, perchè no? Credo pure di avere un post nel mio vecchio blog. Poi scartabello un po' e vi scrivo. :D
@Gnappetta sì sì... mi ricordavo che tu l'avevi vissuta molti più serenamente di molte di noi ;-)
@Contessa... e mo' ti tocca bella mia, aspetto la tua storia :-)
io ho allattato fino agli 8 mesi..ma non vedevo l'ora di smettere..all'inizio era un'incubo; appena ho un momento mi metto all'opera..
Ieri ho saputo che una conoscente è stata ricoverata in ospedale perchè all'alba dei 26 mesi della figlia, costei continua imperterrita ad allattarla, uccidendo pian piano se stessa. In crisi ipo-tutto, si è presa un bel cazziatone e le hanno spiegato che prima o poi dovrà svezzarla, sta creatura. Vogliamo dire che ci vuole buon senso in tutte le cose? Vogliamo dire che ci sono situazioni che non scegliamo, ma ci piovono addosso e contro cui non possiamo far niente? Vogliamo dire che ogni mamma ha diritto di comportarsi come meglio può e crede senza che frotte di so-tutto-io la uccidano a parole??
Bello il tema di questo blog. Quando mio figlio è nato è stato ricoverato nella patologia neonatale di un ospedale diverso da quello in cui mi trovavo io. Mentre io chiedevo all'infermiera di chiamarmi l'ostetrica perchè avevo un male al seno tremendo e ricevevo come risposta un "con le tette che hai figuriamoci se hai latte", mio figlio veniva attaccato al biberon. Quando sono arrivata da lui dopo quattro giorni d'inferno avevo una mastite... Dopo impacchi e cure varie ho incominciato a usare il tiralatte: l'inizio dell'inferno... Sì, certo, almeno il latte che davo a mio figlio era il mio ma a me faceva un male cane e poi era una vera e propria schiavitù. Dopo tre mesi non ce l'ho più fatta: con tutto il dolore del mondo ho diradato sempre di più la frequenza con cui usavo il tiralatte finchè, poco a poco, il latte è andato via. Mio figlio è passato al latte artificiale senza problemi e io sono rinata!
Ciao!
che bello leggere da tutti i commenti qui sopra quante diverse esperienze ognuna di noi ha vissuto...
@cosmic...certo che è un posto dove confrontarsi fra mamme...sono ammesse anche le mamme "col latte alla spina" come le chiamo io...chiunque voglia raccontare la sua storia può farlo..basta inviarla lla mail che leggete sopra e io e seavessi ci metteremo con calma all'opera!!!!
ma ragazze, grazie di cuore a tutte!!!!
@on mail arrivata, grazie! appena riesco a sentire Finalmente decidiamo come organizzarci per pubblicare!
@Liz stella, perché non scrivi qualceh riga da mom-to-be, per raccontare cosa ti aspetti, che impressioni hai?
@Cosmic ora salvo il tuo commento e lo piazzo nei futuri-post, grazie!!! non ti preoccupare se lo vedi sparire, è solo perchè mi sembra giusto che abbia più risalto che non in una serie di commenti.
@Sunshine ciao, benvenuta!!! Stesso discorso di Cosmic, posso salvare il tuo commento e metterlo nelle storie da pubblicare? O preferisci mandarci una mail magari raccantantdo un po' più per esteso^?
@tutte scusate se sembra tutto molto disorganizzato, onestamente non mi aspettavo così tante storie il primo giorno di blog :-) grazi e di cuore a tutte per condividere le vostre esperienze di un momento così delicato!!!
detto/fatto: avete posta girls :-)
intanto volevofarvi gli auguri per questa nuova avventura....poi ci risentiamo per i commenti.
a presto!
Io ho allattato il mio figlio più grande per 4 mesi e, tolto il PRIMO mese, posso dire che sono stati un incubo: lui era sempre attaccato al mio seno, giorno e notte, mangiava praticamente ogni 2 ore e io non potevo allontanarmi da lui nemmeno per andare a fare il giro dell'isolato perchè se scoppiava a piangere, solo la tetta riusciva a calmarlo. Ero esaurita, non ce la facevo più e ai 4 mesi ho deciso di passare al biberon.... Già, facile a dirsi! Ovviamente del biberon non ne voleva sapere, dato che per 4 mesi aveva conosciuto solo il mio seno. E' iniziato perciò un altro periodo di sclero, fatto di pianti disperati e fame nera che è durato ben 3 settimane. Ma alla fine sono riuscita a farlo passare al biberon (io ero fermissima, la mia tetta non l'avrebbe più avuta!!) e finalmente mi sono riappropiata un po' della mia vita!!
Tre mesi e mezzo fa è nata la nostra secondogenita e ho volutamente scelto di allattare solo il primo mese, per poi passare al biberon e NON MI SENTO MINIMAMENTE IN COLPA!! Sono felicissima di vederla crescere bene, senza patemi ogni volta che la peso, facendo solo 5/6 pasti al giorno, dormendo tutta la notte.... tutte cose che con il primogenito abbiamo conquistato solo dopo mesi e mesi di fatica e frustrazione, solo per aver prolungato l'allattamento fino ad aver un esaurimento nervoso (mio e del bambino!!!).
Ragazze questo blog CI PIACE MOLTO.
La mia è la storia di una stordita che si è fatta massacrare le tette prima da un tiralatte strizzapoppe, poi da un neonato che sembrava la copia in miniatura di dracula...e che dopo 4 mesi di torture e lacrime, di consigli di ogni tipo, di rimproveri perchè sbagliavo,di pianti perchè il nano aveva fame e cresceva poco ha restituito le sue tette al legittimo proprietario e ha accolto nella sua casa un bel biberon comodo e indolore...e così vissero tutti felici, sfamati e contenti...
@mammapig..grazie per la tua storia e per il tuo commento ti va di ampliarla e mandarla via mail per pubblicarla? abbiamo bisogno di storie come la tua...
@zeroventi...grazie...idem anche per te...se vuoi raccontarla...fai pure
Grazie per questo blog! Io sono una di quelle che avrebbe voluto tanto allattare, perchè: "tutte le mamme allattano, chi non allatta è perchè non vuole" (questo c'era stato detto al corso pre-parto)e dopo due mesi di strizzate di seno nel tiralatte ogni tre ore (un incubo, mi sentivo che una mucca) pianti, frustazioni, bimbo che non ne voleva sapere di attaccarsi ai miei capezzoli introflessi, ha deciso di ritornare a vivere ed ha cominciato a sentirsi una buona madre anche con un biberon in mano! Ho deciso di ascoltare solo quello che era meglio per me, per noi e di smetterla di colpevolizzarmi perchè anche se "il latte materno è il miglior alimento per il bambino; gli elementi nutritivi presenti nel latte materno forniscono un ottimale sviluppo psico-fisico, ecc." (non è così che recitano tante campagne a favore dell'allattamento e non è così che le mamme che non allattano si sentono delle fallite?), il mio bambino sta bene!
@madrecreativa..grazie a te per essere qui..sono fleice che questo blog possa servire anche a te..e parlando ci si sente meno sole e meno incomprese...ti va di scrivere anche ate la tua storia e di mandarla via mail?!grazie mille e un abbraccio!!!
riassumendo, io non ho praticamente allattato, dopo 45 giorni di ragadi mastiti antibiotici tiralatte e decine di persone che ne sapevano più di me, sono passata al latte artificiale, e sono quasi rinata...niente più pianti quando si attaccava, niente più ansia perchè ci mettevo un'ora per tirarmi 20 gr di latte...col bibe finalmente lo guardavo negli occhi, gli sorridevo...anche se per anni, visto che mio figlio non è particolarmente incline alle coccole, ho dato la colpa al mancato allattamento, mi dicevo che ci era mancato qualcosa di basilare...
è stato un primo mese allucinante, ora so che ero solo molto disinformata e nessuno ha saputo consigliarmi e aiutarmi...cosa ne potevo sapere io, al primo figlio? se ne arriva un altro saprei cosa fare per allattare, ma se dovesse andare male di nuovo...non è (solo) l'allattamento al seno che costruisce da solo il rapporto madre-figlio...
ancora complimenti per questo blog, si vede che tante mamme hanno bisogno di parlare della loro esperienza...
Ciao! Ok, appena ho un secondo vi mando una mail con la mia storia. Buona serata!
seavessi..mancava il mio commento alla tua storia, ma sai...ci stavo pensando più che bene a cosa scriverti...ed ecco cosa mi è venuto in mente....un giorno la tua bellissima e sveglissima Infanta sarà grande e sarà incinta (ovviamente intorno ai 35-40 anni..dillo a tuo marito!) e ti chiederà come sono andate le cose quando tu aspettavi lei e quando l'hai allattata...e allora tu le mostrerai qulla foto...quella che odi e ami e le spiegherai con dolcezza che quello è il giorno in cui siete rinate come madre e figlia..il giorno nel quale sei riuscita a guardarla dormire serena e quando lei avrà il suo bambino riuscirai a non colpevolizzarla se non riesce ad allattarla, anzi la incoraggierai sapendo di cosa parli e non solo a frasi fatte...e quella foto la amerai e basta prima o poi!!!!
@pink possiamo pubblicare il tuo commento come storia o vuoi anche tu ampliare e inviare via mail?!
Complimenti per questo blog: perchè quando si è neomamme sentirsi inadeguate è facilissimo e molto molto triste.
In breve la mia storia: mio figlio è nato 5 settimane prima, troppo piccolo per la fatica di mangiare al seno. In ospedale per paura che perdesse ancora peso hanno cominciato con l'allattamento artificiale da subito (altrimenti si rischiava di dovergli fare delle flebo), ma contemporaneamente le ostetriche molto brave cercavano di farlo attaccare al seno prima del pasto con il biberon senza farlo però stancare troppo. Si attaccava ma non magiava. Semplicemente dormiva attaccato al seno. Quando mi è venuta la montata mi hanno fatto usare il tiralatte (che per fortuna a me non ha mai fatto male) e gli abbiamo dato il latte naturale sempre con il biberon. Piano piano ha cominciato a mangiare da solo ma io ho sempre dovuto dargli l'aggiunta con il biberon (prima di latte mio perchè dopo un po' che tirava si stancava e dovevo estrarlo con il tiralatte) poi con l'artifiale (visto che quando ha cominciato a mangiare come un lupacchiotto io non ne producevo abbastanza). E' sempre stato un bambino delicato con il mio seno e mi è sempre piaciuto molto allattarlo per cui vivevo malissimo l'aggiunta. Tanto che appena potevo il biberon lo dava mio marito o la nonna o mia sorella. Ancora adesso che ha quasi 7 mesi è così e io ancora ci sto male soprattutto perchè ormai il mio latte è molto poco e credo che presto andrà via del tutto.
Ovviamente mi feriva molto la gente (anche perfetti sconosciuti per strada) che come prima cosa mi chiedeva se allattavo. Mi sentivo e un po' ancora mi sento inadeguata e insufficiente a rispondere alle esigenze di mio figlio. Il bimbo però per fortuna fino ad ora è sempre stato benissimo.
Grazie per questo spazio.
ciao a tutte
francesca
Ciao Francesca :-)
ti fa piacere se pubblichiamo anche la tua storia? Ma gari puoi metterla giù con calma e mandarla all'indirizzo mail, o semplicemente mi confermi che ti va bene?
grazie!
Se riesco a trovare il tempo la scrivo con più calma e la invio.
In ogni caso mi fa piacere se pubblicate la storia.
ciao
francesca
io ho dato il primo bibe a 15 gg...dopo la prima visita in cui non era cresciuta...non ce la facevo, sapevo che era sana ma rivivere l'incubo di una bimba mignon mi ha messo il panico...lei ha smesso di piangere, io anche..a quael punto avevo anche latte a sufficienza al seno...prendeva pochi grammi dal bibe..me mi facevano stare serena..ho smesso di allattarla a quattro mei..troppi impegni..e odiavo tirarlo nello spogliatoio infermieri di una rianimazione. Stiamo bene pure noi..e grazie per questo blog..appena posso ti mando la storia..kiss
Ciao, la tua storia assomiglia molto alla mia: perfettamente preparata (mentalmente?) sull'allattamento e con alle spalle due sorelle maggiori multi-allattone! :)
Io in realtà non ho fatto fatica da subito: lui ciucciava, dormiva... Certo a me pesava un po' il tempo dell'allattamento e non riuscivo a gustarmi tutto sto idillio di cui tanto si parla... Ma funzionava...
Finché a due mesi e mezzo ricevo un brutta notizia e credo (con il senno di poi) che lo shock mi abbia ridotto il latte... Non so se questa cosa sia vera o se siano solo leggende metropolitane, ma ti assicuro che esattamente da quel giorno il mio bambino inizia a piangere come un disperato ogni volta che lo attacco al seno. Io cambio posizioni, orari, frequenza... ma niente. Piange piange e piange. Non so cosa fare. Inizio a pensare al biberon, ma.. mi sento in colpa al solo pensiero, come fare a dirlo alle mie sorelle? Provo a tirarmi il latte, ma dopo settimane di tentativi con più tiralatte mi arrendo, non riesco e sono sempre più abbattuta.
Vado avanti così per DUE MESI. Non sto scherzando. Due mesi di lacrime, pianti, paure. Due mesi in cui il mio bambino non ha dormito di notte, non è cresciuto e ha pure rallentato lo sviluppo motorio.
Alla fine "cedo" al biberon.
Proprio come nel tuo caso, il mio bambino inizia a dormire. E a crescere.
Continuo a mantenere il mio latte (sempre meno) fino ai sei mesi.
Il senso di colpa per avergli dato il biberon, nel mio caso, è sostituito dal senso di colpa per non averglielo dato prima.
Di sicuro con il prossimo figlio non mi farò tanti problemi e se mi renderò conto che ne ha bisogno non avrò nessun timore nell'iniziare con il LA.
Rossana
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