Tag: Io e...Giulia!
La mia piccola principessa, essendo appunto tale, non ama faticare e con il minimo sforzo vuole il massimo risultato…
Principessa non prende il latte al seno perché si stanca subito, due poppate e via…di nuovo a nanna!
Ho provato a stuzzicarla in tutti i modi: solleticandola sotto i piedi, stringendole le mani, avvicindandola di più al seno, usando il paracapezzoli…niente non c’è verso!
Mostra già di avere un bel caratterino, appena capisce che il latte non scende giù a fontanella come vorrebbe lei ma che per prenderlo deve fare la fatica di succhiarlo, inizia a sbraitare, agita le mani, diventa tutta rossa, piange e si dispera e alla fine non mangia più ma continua ad urlare come una pazza!
All’ospedale è stata due giorni senza mangiare mentre io ero seguita da ostetriche ed infermiere per trovare la posizione adatta per attaccarla al seno, ma alla fine mi sono dovuta rassegnare, quello che dovrebbe essere il gesto più naturale del mondo tra una mamma e il suo bambino non posso provarlo…
Visto però che di latte ne ho in abbondanza (almeno per ora) ed è un peccato sprecarlo (cerco inoltre di evitare un ingorgo mammario) le do con il biberon il mio lattuccio precedentemente tirato con uno di questi moderni strumenti di tortura:
questo che sconsiglio vivamente a chiunque ne avesse bisogno perché si è rotto in 4 giorni, e questo…di una comodità…che ve lo dico a fare?!
Mi ha preso in giro anche il mio Amore che a qualsiasi ora del giorno e della notte mi trovava con questo aggeggio in mano e con i crampi alle mani a furia di tirare…
Ma adesso è arrivato questo elettrico!
Ed è tutta un’altra storia!
Giulia mia, vedi la mamma che cosa è costretta a fare per sfamarti?
Mi sento una mucca da mungere…
C’è qualcuna che ha qualche consiglio per l’allattamento?
Spero che Giulia capisca presto il meccanismo…o devo rassegnarmi? Che dite?
Visto che ora la belvetta sta dormendo, ne approfitto per riposare un po’ anch’io.
Buona notte!!!
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Questo è quello che scrivevo a 11 giorni dalla nascita di mia figlia.
Di consigli ne ho ricevuti a bizzeffe, alcuni utili, altri un po' meno. Ma non è questo il punto.
Per molto mi sono sentita una mamm "di serie B", soprattutto quando CHIUNQUE incontrassi (anche il vecchietto sotto casa che presumibilmente non aveva mai partorito) mi chiedeva come fosse possibile che, pur avendo latte, non riuscissi ad attaccare al seno mia figlia.
Come è possibile?
E' possibile.
E di certo non si è trattata di scarsa volontà da parte mia o di poco impegno.
All'ospedale sono stata seguita bene, sia le ostetriche che le infermiere mi son state vicine e hanno provato a far attaccare Giulia senza riuscirci. Alla fine mi ero anche un po' stancata di dover far vedere ad ogni cambio turno come mia figlia NON prendesse il latte e di farmi strizzare i capezzoli da ogni nuova arrivata.
Il rientro a casa è stato tragico. Sono arrivata con un seno enorme e dolorante tanto che una mia amica appena mi ha visto mi ha soprannominato "tette di marmo"!
Il tiralatte è stato essenziale per non farmi venire un ingorgo ma in questi quasi 3 anni di vita di mia figlia è stata la cosa più frustrante che ricordi.
Tutti che pontificavano sui benefici ed i vantaggi del latte materno ed io lì ad ogni ora del giorno e della notte con questo attrezzo in mano e la tetta al vento a tirare quando più latte possibile...ovviamente con mia figlia urlante vicino.
Credo di aver sfiorato la depressione davvero.
La sera il Papy tornava a casa e mi trovava alienata davanti alla tv con Giulia che piangeva disperata in braccio.
Lo guardavo, letteralmente gli "mollavo" Giulia e scoppiavo a piangere mentre mi avviavo in camera da letto.
Aspettavo come la manna dal cielo che qualcuno arrivasse a casa per farmi una doccia (senza sentire piangere mia figlia) perchè poi con l'acqua calda il latte scendeva più velocemente e mi ri-tiravo il latte.
Questo strazio è durato un paio di mesi.
Poi FORTUNATAMENTE a furia di tirarlo (e di certo il tiralatte non è come la suzione di un neonato) il latte ha iniziato a scarseggiare fino ad andarsene del tutto.
E lì son passata al latte artificiale.
Una volta trovato il latte giusto è andato tutto moooolto meglio.
Pazienza dover andare in giro col portabiberon e il biberon pronto.
Pazienza doversi fermare al bar e riscaldare tutto mentre gridavo al barista di turno "a bagnomaria mi raccomando!".
Pazienza non avere la centrale del latte dove il latte è sempre pronto, ha il giusto nutrimento, la giusta temperatura etc etc (tutte cose giustissime ma che due palle a te che non sei riuscita!), io ci ho guadagnato in salute, anche perchè poi mia figlia ha iniziato a regolarizzarsi con i pasti e a dormire tutta la notte.
E ho imparato che non è certo l'allattamento al seno che crea un rapporto speciale con i propri figli...quando mia figlia mi guarda con gli occhi adoranti, come se fossi una dea ai suoi occhi, so che lei SA che io sono la sua mamma, quella che l'ha messa al mondo, quella che l'ha nutrita con le lacrime agli occhi, quella che darebbe la propria vita per lei.
P.s. (n.d.r.) I link potrebbero non essere validi...ma penso che alcune di voi questo strumenti di tortura li conoscono!!!!
5 commenti:
qualcuno mi spiegherà prima o poi perchè le ostetriche ti strizzano i capezzoli invece di dirti "signora provi a fare così" che me li strizzo da sola... AARGHH!!
io usavo la'acqua calda che il barista mi dava nel bricco, la stessa del tè per capirci e la smezzavo con la fredda! la gente mi guardava un po' storto, ma chissene mica potevo morire sepolta in casa no?
sei una santa. io ho tirato il latte una volta solamente perchè la mia dal bibe col cavolo che mangiava. morale? cinque mesi di reclusione totale.
@AprovadiMamma: per far uscire 2 gocce di latte e far attaccare meglio il bimbo...ovviamente siamo capaci da sole a strizzarci il capezzolo! ;)
@Pentapata: e certo, poi una si ingegna!
@Contessa: alla fine fai di necessità virtù...mia figlia paracula non ha mai rifiutato il biberon, anzi ho dovuto anche allargarle il foro per far scendere il latte più velocemente!
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