Che cos'è questo blog?

Per le mamme ma non solo.

Per chi ha bisogno di sentirsi in (pessima) compagnia.

Per sfogarsi.

Per sapere che alla fine, se così tante si lamentano, magari non siamo noi che non andiamo bene, ma forse ce l'hanno raccontata un po' troppo grossa all'inizio.

Come quando ti raccontano del principe azzurro e poi, quando ci vivi assieme, lo strozzeresti un giorno si e un giorno anche sto principe azzurro.

Allo stesso modo ci hanno infocchettato la storia della maternità con cuoricini e angioletti, ma quando ti ci ritrovi tutto questo straripare d'amore e sintonia tu non lo vedi, e ti senti sbagliata.

Non sei sbagliata. Sei una pessima_mamma in ottima_compagnia.


mercoledì 27 luglio 2011

Paola....pessima mamma...

Ciao care, ho trovato il vostro blog e... ebbene sì, sono una pessima mamma pure io! Reduce da un cesareo e con una ranocchietta minuscola di 2 kg e 200 gr. subito ostetriche e paeditari dell'ospedale mi hanno detto che non potevo permettermi di aspettare che il latte arrivasse ma che dovevano integrare da subito con l'aggiunta di latte artificiale perchè la piccoletta era troppo piccola e non poteva perdere peso. Comunqe mi insegnano come attaccarla e lei stella mia tira come una pazza tanto che al giorno dopo il parto avevo già le ragadi. Il problema è che già la natura con me è stata particolarmente generosa "regalandomi" una bella quinta naturale che in gravidanza ho raddoppiato (non potete capì!!) e quindi il mio seno era circa il doppio della sua testa e lei faceva super fatica ad attaccarsi e io devo tenere sempre una mano vicina al capezzolo per evitare che si tappasse il naso e diventava veramente complicato trovare una posizione per allattare visto che oltretutto ero immobilizzata a letto con la pancia squarciata a metà.
In tutto questo di montata lattea manco l'ombra... Le infermiere del nido mi suggeriscono di provare a stimolare il seno con il tiralatte così magari inizio a produrne perchè per quanto la piccola si attacchi la doppia pesata dice sempre 0 grammi mangiati! Inizio a tirarmi il latte e magia magia un po' ne esce e per i restanti giorni di ricovero riesco a essere autosufficiente. Appena finita la poppata le davo il biberon e poi mi tiravo il latte per la poppata successiva. Il tutto comportava circa due ore tra cambio pannolino, quasi un'ora attaccata al seno, biberon, nanna, tiralatte. Al che, da subito, prendo la decisione che sta trafila di notte non la faccio, la notte solo biberon e in mezz'ora ce la caviamo... io ho bisogno di dormire e lei pure e ho fatto la scelta più facile ma più adatta a noi.
Per un mese sono andata avanti così, che avevo sempre le poppe al vento perchè comunque lei dal seno mangiava poco o nulla, un'unica volta è riuscita a fare un pasto completo (120 gr) al seno, più spesso in un'ora mangiava poco più di 30 grammi!! Contemporaneamente diminuiva sempre di più la quantità di latte che riuscivo a tirare col tiralatte che comunque è sempre stata poca poca e ho sudato ogni singola goccia. Al che, dopo un mese, ho riposto il tiralatte nella sua confezione e riportato da prenatal dove lo avevo noleggiato... sicuramente la mia nana aveva bisogno di una mamma non esaurita piuttosto che di latte materno inacidito dalla mia frustrazione. Per altri 20 giorni ho continuato ad attaccarla di giorno e a darle l'aggiunta di LA e solo biberon la notte. Ogni volta che era ora di allattare mi saliva il panico, vivevo la cosa come un incubo, ogni volta pregavo che accadesse il miracolo e che il latte iniziasse a sgorgare e ogni volta mi sentivo morire quando la bilancia diceva 30 o 40 grammi. Solo al primo pasto della mattina riusciva a mangiare circa 60 grammi che mi parevano una conquista incredibile e allo stesso tempo erano la fune che mi teneva legata all'allattamento che davvero vivevo come una camicia di forza.
Una mattina mi sono svegliata piangendo, il baby blues a mille, l'ho attaccata e dopo un ora aveva mangiato 20 grammi. Al che la decisione: BASTA LATTE MATERNO! Da un lato sono rinata, dall'altro mi sono sentita sconfitta perché con tutta la testa che mi avevano fatto in gravidanza con l'importanza dell'allattamento materno io avevo perso la sfida e mi ero arresa.
Ovviamente chiunque, e dico davvero chiunque (conosciuti e non) mi incontrasse per strada dopo avermi detto "oh ma che bella bambina, quanto ha?", "la allatti?" e alla mia risposta negativa sgranavano gli occhi e io che mi sentivo in dovere di giustificarmi con un debole "sa, non ho latte" e loro a scuotere la testa in segno di disapprovazione e quasi facevano un passo indietro, caso mai la mia sciagurataggine fosse contagiosa! Ricordo ancora una sera che sono venuti gli zii del mio compagno a trovarci e la zia mi ha fatto la fatidica domanda. Lei viene dall'esperienza di sua figlia che ha allattato fino ad almeno i due anni dei suoi 2 figli (che a me farebbe impressione adesso come adesso attaccare la mia nana di 21 mesi al seno!) e non vi sto a dire la faccia che ha fatto quando le ho detto che no, non avevo latte e pertanto non allattavo "beh' certo che se non sei stata capace, ma con quello che costa però… quanto spendete di latte???" Ma farti i stracavolacci tuoi no??? Ma che alternative ho? Le faccio lo spezzatino con la polenta a due mesi? Le do latte di mucca? No scusa che alternative posso avere oltre al latte artificiale? Davvero non capivo perché tutti tutti tutti dovessero chiedermi se allattavo o meno, io che mai mi sarei posta il problema di chiedere una cosa del genere ad una neo mamma incontrata per strada, e non solo perché credo che siano questioni piuttosto personali e private, ma proprio perché non mi sarebbe mai venuto in mente di chiedere una cosa del genere. Pensavo di averle trovate tutte io e invece vedo che sono in ottima compagnia e che effettivamente la gente non sa farsi gli affaracci propri ma che è morbosamente curiosa su questioni intime e delicate nonché personali e che ovviamente non si esime dal dispensare consigli inutili e soprattutto non richiesti.
A questo punto la domanda sorge spontanea… PERCHE'?? Perché questa curiosità morbosa sull'allattamento? Perché gli sguardi di disapprovazione? Perché i consigli non richiesti? Perché? Nessuno mai mi ha chiesto se le cambiavo il pannolino e se espletava regolarmente, nessuno mi ha mai chiesto se le facevo il bagnetto, nessuno mi ha mai chiesto se vomitava, addirttura nessuno mi ha mai chiesto come stavo io e allora perché chiedermi se allattavo?

Ciao ragazze e grazie per questo posto perchè a distanza di quasi due anni, sotto sotto, da qualche parte ancora un po' brucia e quando qualcuna mi dice "ho allattato fino all'anno, ho il freezer pieno di latte mio che le faccio i frullati, mio figlio a 26 anni beve ancora solo il mio latte" ecco, un po' di invidia e di senso di fallimento ce l'ho...

sabato 23 luglio 2011

Un allattamento ben riuscito...

Ogni tanto farà piacere pure a noi povere mamme non produttrici sapere che ci sono storie da manuale, perfette, nelle quali l'allattamento procede nel migliore dei modi...ci fa capire che....SI.PUO'.FARE!!!!! Bene, ora passiamo al racconto!!!!!
 
Forse vi farà piacere ricevere il mio racconto sull'allattamento, che è stato proprio come quello che si vede nei film: perfetto!
Di certo non è stato merito mio, quindi penso che aiuterà tutte quelle ragazze che non hanno ancora provato quest'esperienza, e che leggendo magari storie sfortunate, si sono un po' demoralizzate. Ecco, vorrei solo dire che a volte invece le favole esistono...
Questo è quanto è successo a me e alla mia bambina.
 
Marina è nata il 14 Luglio 2010 alle 6.15 dopo un parto naturale, e appena mi è stata appoggiata addosso (già bella pulita perché ho partorito in acqua) ha indirizzato il suo nasino verso il mio seno sinistro e si è attaccata. La suzione è durata appena qualche secondo, dato che sembrava stanca anche lei, ma è bastata ad imprimere in lei il mio odore.
Dopo il suo bagnetto, mio marito me l'ha riportata in camera e lì si è ripetuto il miracolo. E' rimasta attaccata 10 minuti per ciascun lato, saziandosi solo di quelle minime gocce di colostro che caratterizzano i primi giorni. E poi si è addormentata tranquilla.
Abbiamo passato così, il primo e il secondo giorno tra coccole reciproche. Mai una sola interferenza da parte di ostetriche o dottori, a meno che non le chiedessi espressamente.
E se parlo di favola, è davvero perché mentre mangiava ci guardavamo innamorate, scambiandoci l'energia che solo in questi casi si può sprigionare.
Il terzo giorno, giusto perché poi il giorno seguente avrebbero dovuto dimetterci, ci siamo prestate all'odiata "pesata prima e dopo la poppata". E se per tutto il giorno, Marina cresceva di 5 grammi ogni volta, alla sera la bilancia ha registrato ben 45 grammi in più.
Allora le ostetriche hanno sentenziato: "Questo non può essere più solo colostro, è latte di mamma che è arrivato puntualissimo".
Così la mattina seguente eravamo già a casa.
Credetemi: la poesia non è ancora finita, e Marina adesso ha 10 mesi.
Certo, abbiamo iniziato un lentissimo svezzamento a partire dai sei mesi, facendo però rimanere il latte materno l'alimento principale.
Il suo primo raffreddore l'ha avuto a nove mesi. Può significare qualcosa?
Il merito è tutto della mia bimba, perché attaccandosi bene fin da subito, non mi ha mai provocato ragadi, mastiti o altri fastidi tipici. Non ho mai usato nulla (tipo lanolina o antiragadi) nè ho avuto mai bisogno del tiralatte, dato che la frequenza delle poppate è scesa così in maniera graduale, che il mio corpo si è regolato da solo nell'arco di questi 10 mesi. Siamo state anche molto fortunate, perché è anche vero che non ho mai avuto bisogno di sospendere le poppate a causa di medicine varie...
Abbiamo inoltre resistito a nonne e cognate che, appena la sentivano piangere, facevano a gara nel dire: "forse è il tuo latte che non è buono" nonostante la pediatra registrasse ad ogni controllo una crescita più che perfetta.
Tra 15 giorni dovrò rientrare a lavoro, quindi sostituiremo la poppata della merenda con lo yogurt, e ci coccoleremo ancora un po' con le poppate della colazione e della buonanotte. Fino a quando il tutto sarà sano, cioè: lungi da me proseguire l'allattamento fino ai due anni.
Voglio presto renderla autonoma per far sì che possa sedersi a tavola e mangiare con noi al più presto.
Mi sarà semplicemente rimasto un ricordo che più bello non si può.
 
Sullepunte
 

martedì 19 luglio 2011

La storia di Alice nel paese delle meraviglie

Esistono al mondo due tipi di donne..quelle programmate per essere madri/mogli/mamme e quelle a cui il software manca di qualche aggiornamento.. ovvero io

Alice nel Paese delle Merdaviglie:


C'era una volta una Bellabambina che amava dipingere..un bel dì si accorse che faticava a tenere in mano il pennello e Mammapremurosa le disse forse "tesoro stai poco bene?"...
NO..non le disse proprio niente e così la bambina che bambina altro non era, pian piano si accartocciò su se stessa finchè non finì all'ospedale.
Il Buondottore, prima la rivoltò come un calzino e poi la spedì a casa con un pò di iniezioni....
Poi un giorno arrivò il Principe che per fortuna non era Azzurro ma Verde e la portò via dalla gabbia di matti dove stava, ma la bambina non stava bene e zac! ci ricascò.
Per fortuna questa volta Buondottore si accorse che la bambina aveva un dissapore col suo sistema immunitario...
E FIN QUI TUTTO OK!
Ma un bel dì Bellabambina e Principeverde decisero di mettere su famiglia e cominciarono i guai.....
"Buondottore è sicuro che Bellabambina possa avere figli senza problemi?..sa vorremmo essere sicuri..."- disse allora Principeverde.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASSSSSSSSSSSSSSSOLUTAMENTE NESSSSSSSSSSSSSSSSSSUN PROBLEMA! Fu la risposta di Buondottore..
Leggiadri come due fringuelli Bellabambina e Principeverde ci diedero sotto e in breve seppero di aspettare un figlio...fu gioia breve.molto breve..Bellabambina rischiò le penne.
Cambio di dottore, olè si va da Megasuperdottorespennaportafoglio che sentenzia che i due colombi sono anche tordi perchè non è così che si fanno le cose
ma noi l'avevamo chiesto....si ma a chi? al galeotto???..nel frattempo si viene a sapere che Buondottore è finito in galera...vabbè.
Passano così anche gli anni ma alla fine finalmente Bellabambina è incinta, Principeverde non sta nella pelle, emtrambi tremano e ad ogni ecografia da Megasupereccetera
si aspettano il peggio ma invece fila tutto liscio...fino al momento fatidico...

Signore (e Signori) ecco a voi il mio

Pessimo Parto

Principeverde?...si tesoro...ho perso il tappo...e de che????
Principeverde?...si tesoro...ho mal de panza....si ma ogni quanto???...
ALLORATIMUOVIOVUOICHETELOFACCIAQUIHOMALECAZZO!!
Si parte, valigia pronta da ieri, siamo in anticipo di quasi 20 giorni, ma va bene così tranne che per la bronchite che toglie il fiato...ma va bene così
Arrivo, un medico gentile dice..Signora, ma è già dilatata vedrà che sarà veloce....il che corrisponde a verità..e va bene così..poi a un certo punto non va più bene niente...
un'ostetrica cugina di Hulk, verde e enorme mi incita come un cavallo mentre Pricipeverde è li con me ESILAMENTADELSUOMALDITESTA!!!!
Dopo infinite ore di dilatazione totale e di bambino che non esce a quei due furboni gli viene un dubbio???
Non ce la fa... sussurrano o gridano non lo so che tanto non capisco più niente dal dolore, dalla fatica dalla frustrazione una, due, venti spinte boh ho perso il conto..
Poi la cugina di Hulk (ma non era la zia?) decide di saltarmi sulla panza e Verde la incita, poi incita me mi sembra di essere allo stadio e di perdere miseramente..
fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta falla un'altra volta...la giravolta l'aveva fatta l'esserino attorcigliato al cordone come un ragnetto,,ma alla fine l'intervento divino
o forse l'ultimo anelito di energia che avevo in corpo e oplà, nasce, nel frattempo mi sono esplosi tutti i capillari degli occhi e ho un edema talmente esteso che decidono di addormentarmi..
per ricucire quel che resta di me...Prima però me lo mettono in braccio...non riesco a tenere gli occhi aperti, voglio solo dormire per sempre...ma una vocine da dietro di me mi riporta indietro...
NONéCHE QUALCUNOHAUNACIBALGINAHOUNMALDITESTAMONDIALE....e li ho capito tutto, o quasi.

e il mio

Pessimo Allattamento

Mi risveglio dopo un giorno intero seduta su una ciambella di ghiaccio e non riesco a stare in piedi...troppo debole..sa signora ha avuto un'emorragia..vabbè l'importante è che il Tacchino sia sfornato e stia bene.
Me lo attaccano al seno e in circa 2 ore (ho battuto un record) HO LE RAGADI!!! ma di latte nemmeno l'ombra..le ostetriche già mi osservano con un mezzo occhio sbieco..
Intanto Tacchino è già 2 giorni che non mangia...signora non va mica bene così eh?!..tento e ritento ...niente da fare..finche arriva un Hinfermieris Horribilis che me lo strappa letteralmente dalle mani...e gli da un bibe di latte
lui se lo pappa in circa tre minuti e finalmente tace..(signore ti ringrazio)....dopo DIECIDICODIECI giorni di questa tortura, segnata da crisi predepressive mie, fame esagerata sua e mostri vestiti di bianco
che si alternano al mio capezzale...dico..non è che visto questa cosa che io ho, non riesco ad allattare...si insomma questa malattia...MASTASCHERZANDO????..il latte materno e bla bla bla bla bla...
Finalmente sono a casa e li Principeverde mi salva di nuovo...oltre al tiralatte mi fa trovare una bella scatola di latte in polvere...il resto è storia..e fin qui tutto ok....
Dopo, passata la baraonda decido di controllare...SCONSIGLIATO L'allattamento alle persone che soffrono di......etc etc ...e li ho capito il resto!

ma non è finita qui.
Per niente.
No.

Pessima Mamma

A quindici mesi Bellabambina si accorge che si sta accartocciando di nuovo...il suo bambino è solo mentre lei è in ospedale....Ma non avevano detto che era tutto sicurissimo???...
Altro che depressione post parto...Tacchino si è pippato anche la mamma!!!
A volte mi piglia un nervoso che lo strozzerei, lui ,il Verdolino e tutti quelli che mi stanno intorno..ma poi passa e lascia la certezza totale di essere pessima..
A volte splende il sole....ora c'è un accenno di primavera ..forse tra molti anni ci si potrà ridere sopra
Forse.
La vita è una cosa merdavigliosa!

venerdì 15 luglio 2011

DULCIS IN FUNDO...SCHIFO' LA TETTA (La storia di Daria)

 Secondo me tutto è cominciato quel giorno in cui la mia amica mi ha trascinato ad un incontro della LLL......fino ad allora non avevo mai riflettuto sulla questione allattamento, presa com'ero a barcamenarmi tra il lavoro, le famiglie e una gravidanza non proprio semplice. Allora mi convinsi che l'allattamento fera un problema di "a richiesta o no" e "quando riinizierò a lavorare lo tirerò", d'altronde la vista di tutte quelle mamme soddisfatte e appagate da allattamenti pluriennali mi aveva fatto pensare che si discuteva solo del quanto a lungo farlo, e che io MAI e poi MAI avrei allattato un essere che poteva stare in piedi a ciucciare me seduta. Poi il corso preparto, e tutto il bene che si può dire del latte di mamma, avevano fatto il resto, ero straconvinta che la mia prole non avrebbe mai incrociato il latte artificiale, perchè io sarei stata sì sciolta e fica, ma attenta al benessere del pupo, pertanto avrei allattato con gioia. E poi, che ve lo dico a fa'?, cesareo, aggiuntina su aggiuntina al nido, figlia piccola e bramosa di cibo, tetta stitica, mettiamoci pure che tutti ti dicono quello che devi e non devi fare e se l'attacchi lo fai troppo e se non l'attacchi non va bene, sono andata in depressione. Dapprima, con grande determinazione ho fatto tutto quello che mi hanno detto di fare, diminuire l'artificiale, tisane, bustine, litri d'acqua, bambina isterica (ah le colichette le vogliamo omettere?) poi con  grande difficoltà ho accettato l'idea che solo latte di mamma, la mia piccola non l'avrebbe mai avuto, ma seppure poco, una parte l'avrei data. Un mese e mezzo di pianti e frustrazioni e accantonata la chimera dell'esclusivo ne stavamo quasi uscendo. No. Non se ne esce così facilmente, a questo punto la piccola ha cominciato a rifiutare il seno, facendomi ripiombare addosso quella terribile sensazione di inadeguatezza che mi ha reso una persona triste e insicura, quando di natura sarei l'opposto. Purtroppo sto qua, a questo punto, e vorrei concludere con le parole di sollievo che ho letto alla fine di tutte le altre storie, ma non ne ho. Ancora.
Grazie per questo blog, davvero. 
Daria
IN questo caso ci tengo anche  apubblicare la mail successiva che mi è arrivata, perchè credo che le parole di conforto alla fine per Diaria siano arrivate...da lei stessa...
Buongiorno Pessima, 15 giorni dopo ILGRANDERIFIUTO va molto meglio, lei cresce, meglio di prima, e dorme! Io mi sono rifumata un paio di sigarette e bevuta un paio di bicchieri di vino.....un bacio grande e grazie ancora per il blog. Daria.

martedì 12 luglio 2011

Tettalebane e Step Up Chicco....sempre più pessime mamme!!!!!

 modifica del 13/07/2010...visto che forse sono stata fraintesa, URGE QUESTA CORREZIONE, il mio post non è la promozione della pubblicità della chicco come perfetto esempiod i sostegno alle mamme non allattatrici, lo spot è stato inserito solo per favorire la comprensione del comunicato seguente, a chi magari non ha mai visto lo spot, QUESTO POST è UN REVISIONE CRITICA DEL COMUNICATO SEGUENTE ALLA PUBBLICITA', DAL PUNTO DI VISTA DI UNA MAMMA CHE NON HA POTUTO ALLATTARE E PER QUESTO NON VEDE IL DEMONIO NEL BIBERON, MA UNO STRUMENTO DI SALVEZZA PER LA SUA VITA E PER QUELLA DEL PROPRIO FIGLIO. Spero che ora sia tutto un pochino più chiaro!
 
Qualche tempo fa Dabogirl Scinti mi ha sottoposto questo articolo pubblicato dalle solite talebane del latte che questa volta se la prendono con lo spot del biberon Step Up della Chicco....per chi non lo conoscesse...questo qui

Bene, vi riposto di seguito il contenuto dell'articolo....e troverete le mie annotazioni in rosso, laddove penso che si stia esagerando o si stia cercando di instillare sempre più sensi di colpa in quelle pessime mamme che come molte di noi non hanno allattato i loro cuccioli, con strascichi che....lasciamo perdere!!!!! Vabbe, iniziamo!!!!

SOLO CHICCO CREDE CHE NON SI POSSANO
ALLATTARE AL SENO DEI GEMELLI
Comunicato congiunto del 19 Giugno 2011 di
AICPAM - BABYCONSUMERS - IBFAN ITALIA - IL MELOGRANO - LA LECHE LEAGUE ITALIA - MAMI
sulla pubblicità televisiva del biberon CHICCO STEP UP
Se non bastassero tutte le violazioni al Codice Internazionale
che ci vengono incessantemente segnalate a confermarci che
le normative attuali sono insufficienti a proteggere
l’allattamento da scorrette pratiche di marketing dei sostituti
del latte materno, biberon e tettarelle, oggi a ricordarcelo c’è
lo SPOT televisivo che pubblicizza il biberon Chicco Step Up1,
che senza timore di sbagliare definiamo la pubblicità più
aggressiva di alimentazione artificiale trasmessa in TV negli
ultimi anni! (aggressiva?! e che ci sarebbe di aggressivo in quella pubblicità! secondo me ci sono mille pubblicità molto ma molto più aggressive di questa...ma lasciamo perdere!)
Lo spot inizia con una frase che conosciamo tutti molto bene: “L’allattamento al seno è sempre
consigliato, ma quando non è possibile…” oggi le mamme sanno che quando allattare non è
possibile possono contare su un biberon che riproduce al 100% il loro seno! (E che ci sarebbe di male se noi povere mamme che non abbiamo potuto allattare sapessimo che c'è un biberon che riproduce al 100% il seno materno?! che forse ci potremmo ingelosire?!)
Lo spot prosegue magnificando le doti di questo biberon e idealizzandone l’uso con immagini di
paternità e maternità felice, che mostrano due gemelli alimentati con il biberon Chicco. Si conclude
poi con la frase: "per il loro benessere! e se stanno bene loro stanno bene tutti... Step Up, la
felicità è un viaggio che inizia da piccoli ".
Noi tuttavia siamo convinti che per il loro benessere la cosa migliore è che possano essere
allattati al seno dalla loro mamma, perché il biberon non fa rima con benessere, ma con
maggiori rischi di malattie acute e croniche, maggiore rischio di obesità, minore sviluppo
intellettivo, maggiori rischi di tumore al seno e all’utero per la mamma. Ricordiamo che
l’alimentazione artificiale è responsabile del 13% delle morti di bambini con meno di 5 anni ogni
anno nel mondo! (Ok, certo, adesso vediamo un pò di tirare le somme, quindi io non solo non sono riuscita ad allatare, ma per questo mi merito il biberon dei flinstones che riproduce al 100% il seno di un topolino e che possibilmente faccia male al bambino, tanto ho già scelto a quanto pare di farlo stare male, visto che no riuscendo io ad allattarlo lui potrebbe rientrare nel 13% dei bambini che muoiono nel mondo! E quelli che si ammalano nonostante l'allattamento al seno? e quelle che sviluppano tumori al seno e all'utero nonostante l'allattamento? ok il biberon non sarà la soluzione migliore del mondo, ma se non sono riuscita ad allattarlo che faccio, lo lascio morire di fame piuttosto che dargli il latte artificiale?!)
Le ricerche scientifiche ci dicono che virtualmente ogni madre può allattare anche se ha due o tre
gemelli, purché sia informata, sostenuta, incoraggiata e – aggiungiamo noi – protetta da scorrette
pratiche di marketing delle ditte di latti e biberon! (Appunto perchè dici "virtualmente" sappi, che ci sono un sacco di mamme che invece anche se ci hanno provato in tutti i modi non ce l'hanno fatta, che facciamo, ci fuciliamo?!)
Oltre alla vergognosa idealizzazione dell’alimentazione artificiale, vietata dal Codice Internazionale,
la pubblicità è quindi fuorviante in quanto trasmette la falsa informazione che non è
possibile allattare due gemelli.
Per questo, come associazioni di tutela e promozione dell’allattamento, non ci stanchiamo di
denunciare queste pubblicità ingannevoli e meschine, il cui successo va a detrimento del successo
dell’allattamento, perché pubblicità simili:
- contribuiscono ad idealizzare come normale, facile, sicura e “naturale” l’alimentazione artificiale al
biberon, nascondendo tutti i rischi ad essa legati, a breve e a lungo termine; (Ok, io allora a questo punto farei una controproposta...perchè non facciamo unon spot che demonizzi tutte quelle mamme che hanno avuto i bambini in tin per mesi, quelle che hanno problemi di salute incompatibili con l'allattamento, quelle che non hanno mai avuto il latte, quelle che ce l'avevano ma non sono riuscite a far attaccare un bimbo troppo piccolo, quelle che non hanno potuto o voluto per mille altri motvi, diciamo loro che i loro figli sono destinati a milioni di diversi tipi di malattie, facciamole sentire ancora di più delle pessime madri, perchè tanto non ci si sentono abbastanza, non sforziamoci di trovare soluzioni il più possibile naturali per loro e per i loro bambini....nooooo, eliminiamo dalla faccia della terra biberon fisiologici, tettarelle anticolica e tutto il resto, facciamole soffrire di più queste mamme, facciamo morire di fame i loro bambini, così almeno salvaguardiamo il sacrosanto allattamento al seno!!!!)
- fanno sembrare l’allattamento come ideale ma poco praticabile, difficile, riservato a poche
fortunate; (forse non a poche fortunate, ma decisamente non a tutte, fatevi un giro qui!!!!)
- confondono i genitori con informazioni sbagliate, come avviene in questo caso, in cui si trasmette
la logica deduzione che non è possibile allattare dei gemelli;
- fanno leva sulla fragilità delle madri subito dopo il parto, quando sono più stanche, piene di dubbi
e magari anche più sensibili a messaggi pubblicitari che presentano l’alimentazione artificiale
come la soluzione ai loro problemi. (Per carità, perchè dovremmo dire a delle mamme che piangono giorno e notte davanti ai loro figli che strillano dalla fame, di fronte a quelli che non crescono per quanto loro si sforzino di dare la loro tetta ai figli, per quello sfigatissimo 5% delle donne che il latte proprio non l'ha mai avuto, che c'è una soluzione a tutto ciò! Maddai, facciamole sentire più idiote perchè non riescono ad allattare, facciamo leva acnhe noi sulla loro fragilità, facendole sentire ancora peggio e dicendo loro "non ci riesci?! sei tu quella sbagliata, e adesso o riesci a dargli il tuo latte, o tuo figlio non potrà mangiare!)
Pertanto, continuiamo a chiedere:
- alle istituzioni di continuare ad adoperarsi a fare il più possibile per impedire che vengano
permesse pubblicità come queste;
- a tutte le compagnie produttrici e distributrici di sostituti del latte materno, di
ricordare i propri impegni rispetto al Codice Internazionale e il loro impegno morale di
fronte ai genitori e ai lattanti, di dare informazioni corrette senza scoraggiare
l’allattamento al seno.

Io per adesso ho finito mi sono sfogata abbastanza, lascio libero sfogo a tutte voi adesso....mi raccomando commentate tutte mamme degeneri senza latte che avete osato dare un biberon ai vostri figli sapendo che questo li rovinerà per il resto della loro vita....e anche voi mamme allattatrici....la vostra opinione è sempre gradita...e se per caso passasse qualcuno de LLL, prego commentate, qui diamo a tutti la possibiltà di esprimersi, senza giudicare...prego....

martedì 5 luglio 2011

Il parto di Sullepunte

Data prevista del parto: 16 luglio 2010. Ma il 13 pomeriggio, intorno alle 16 avverto le prime contrazioni. E continuano con una frequenza esatta ogni 10 minuti per circa due ore. Quindi vado in Ospadale a "dare una controllata". Verificano una dilatazione di 4 cm, quindi mi trattengono. Durante il monitoraggio mi chiama anche LaTina e io rispondo amabilmente: "Ciao cara. Si, sono in travaglio, ma tranquilla, che posso fare per te?". Ecco, questo per dire che non avevo ancora nessun dolore. LaTina comunque riattacca, terrorizzata perchè non vuole deconcentrarmi. Alle 21 mangio dei salatini con mio marito in camera e subito dopo è la volta di un altro monitoraggio. Quindi l'Ostetrica suggerisce a mio marito di andare a casa a riposarsi, perchè tanto non partorirò...adesso. E dato che tra un pò invece ci sarà bisogno di lui riposato, meglio approfittare. Ok, lui quindi va via alle 22. Ed eccoli, i dolori. Chiari, decisi, precisissimi che spaccano il secondo. Non volendo svegliare la ragazza accanto al mio letto, che ha appena partorito quindi si merita di riposare, mi chiudo in bagno e mi fiono sotto la doccia. Miracolo, il getto di acqua calda sulla schiena e sulla pancia non mi fa quasi sentire le contrazioni, o quanto meno me le fa dominare egregiamente. Solo che dopo un'ora, sola, in piedi e con gli arti a pezzi, chiamo l'Ostetrica e le chiedo aiuto. Mi sono stancata, ma l'acqua mi fa bene, molto bene. Quindi mi trasferisco con lei in sala travaglio e una volta riempita la vasca, mi ci tuffo dentro. Mancava solo l'idromassaggio... Arriva anche mio marito e mi trova stravolta: evidentemente i dolori adesso sono di altro genere. Adesso sono dolori, appunto. Due ore in vasca mi distruggono e l'acqua non è più così piacevole come in doccia (evidentemente era l'effetto dello spruzzo del braccetto a darmi beneficio, immersa invece è tutta un'altra storia). Però le acque le rompo in acqua (intanto a mio marito avevo già rotto qualsiasi parte del corpo a mia disposizione). Alle 5 mi stanco anche di stare in vasca, quindi fuori con mio rammarico, dato che avrei voluto anche l'aspulsione in acqua... Comincio a spingere seriamente seduta sullo sgabello olandese (o vasino, per come lo identifico io)e alle 6.15 io a Luciano diamo alla luce Marina. Lo facciamo insieme, dato che sullo sgabello c'è praticamente seduto anche lui. Uno scricciolo accartocciato mi si appoggia addosso e dopo 2 secondi è già attaccata al seno.
Delirio di onnipotenza!
Il neo papà porta la piccola a fare il bagnetto e l'Ostetrica mi dice: "Ok, appena senti la contrazione spingi, che facciamo nascere la placenta".
Eh? contrazione? Spingi? Nascere? E che sono, gemelli?
Questa non me l'avevano detta, vigliacchi. Ma per l'aspulsione della placenta ho urlato tanto quanto il parto vero e proprio. Quattro punticini e me ne torno in camera con mio marito e mia figlia. Ed è lì che comincio a piangere... Di gioia, si intende! Ma tutto provoca in me scompensi emotivi. La giornata prosegue tra visite di parenti e amici, ma io sono solo per lei. Come adesso...
Ah, perchè la tipa accanto a me se la dormiva di gusto, mentre io ho dovuto aspettare 72 ore??? :)
 
Sullepunte