Che cos'è questo blog?

Per le mamme ma non solo.

Per chi ha bisogno di sentirsi in (pessima) compagnia.

Per sfogarsi.

Per sapere che alla fine, se così tante si lamentano, magari non siamo noi che non andiamo bene, ma forse ce l'hanno raccontata un po' troppo grossa all'inizio.

Come quando ti raccontano del principe azzurro e poi, quando ci vivi assieme, lo strozzeresti un giorno si e un giorno anche sto principe azzurro.

Allo stesso modo ci hanno infocchettato la storia della maternità con cuoricini e angioletti, ma quando ti ci ritrovi tutto questo straripare d'amore e sintonia tu non lo vedi, e ti senti sbagliata.

Non sei sbagliata. Sei una pessima_mamma in ottima_compagnia.


martedì 10 aprile 2012

Il tempo delle mamme

non sapevo davvero cosa scrivere per il post del Pessimo Ritorno.
Finché non mi sono accorta che non solo non sapevo cosa scrivere, ma non sapevo neanche quando scriverlo.
E ma come, non sei a casa nullafacente, non passi le ore in comunione di amorosi sensi con la gnappetta, guardandovi negli occhi circondate da una nuvola rosa, come nelle riviste mammesche?
Dico, vogliamo parlarne un attimo?
Del tempo delle mamme, intendo.
Le giornate delle mamme sono di 30 ore, eppure non ci sta tutto lo stesso. Faccio mente locale ai consigli leggiucchiati qua e là per una neomamma.
Il pupo va tenuto attaccato alla tetta tutto il tempo necessario, per tutto il tempo  necessario. Se sono 20 ore al giorno per due mesi, eh beh, hai voluto la bicicletta adesso pedali.
Dormi. quando dorme il pupo devi dormire pure tu. Il primogenito reclama, c'è la cugina che suona il campanello, la casa va a fuoco? Eh ma tu devi riposare. E' tuo dovere.
Il marito non va trascurato. vai a farti sta piega, debosciata, e giù di addominali che hai fatto il cesareo e non c'hai più la pancia, c'hai un marsupio. Evabbeh hai partorito tre giorni fa, non è un motivo per lasciarti andare.
Eventuali fratellini maggiori vanno adeguatamente coccolati e confortati, per sradicare alla radice quell'insano sentimento che è la gelosia fra fratellini. Come? i fratellini sono gelosi da che mondo è mondo? Eh ma allora non c'erano le riviste mammesche. Pedala. Aricome? Al quinto giorno di ultimonato attaccato alla tetta venti ore al giorno il primogenito ha vibratamente espresso il suggerimento di rispedire il piccolo rompiballe al  mittente?
Non ti sai organizzare, chiama sto NPI subito che è meglio.
L'unica cosa di cui pare che tutti si disinteressino è la casa, che può diventare un porcile come meglio crede.
Tutti?
No, non tutti. Aspetta di vedere la faccia della prozia Agilulfa, venuta a portarti in dono l'indispensabile portaciuccio in argento, davanti ai topi di polvere sotto al divano.
Possiamo dire la verità? O almeno, provo a dire la mia verità.
La nascita di un figlio è... meravigliosa è dire poco. Ma il mondo non smette di girare, e nemmeno comincia a girare intorno al neonato.
Non so voi, ma io in casa gli elfi domestici non li ho, e salvo per i primissimi (tre o quattro) giorni dopo il ritorno dall'ospedale ho avuto sì aiuti ma certo non la colf 24/7, certo non abbastanza da potermi disinteressare del resto del mondo a parte me e la gnappetta.
Il marito lavorava ancora fino alle otto di sera.
la primogenita andava ancora all'asilo, e ancora necessitava di vestiti e grembiuli puliti.
tutti quanti dovevamo, ancora, mangiare, e possibilmente non quattrosaltiinpadella a tutti i pasti.
Siamo giocoliere, ragazze, dovremmo esserne orgogliose. E stringerci la mano da sole per tutto quel che riusciamo a tenere in aria.
E se arriva lo sciocco di turno a indicare col dito la luna della nostra imperfezione, tranciargli il dito col trinciapollo.
Qual è la vostra verità?


5 commenti:

oooops ha detto...

Bentornate!!!!!!
Una splendida sorpresa aprire il blog dopo averlo fatto invano tante e tante volte e scoprire che era il momento giusto.
Io aspetto una nuova pisella e avrò bisogno di tante tante pessime storie per non ricadere nel tunnel dei primi sei mesi dell'altra stellina ormai 14mesenne. Un bacio a tutte, pessime lettrici e scrittrici!

Mirella ha detto...

brutta cosa il tunnel dei primi mesi... ma vedrai, io non ci credevo ma è vero, coi secondi è un'altra vita ;-)

melafragola ha detto...

Ammiro con tutto il cuore le mamme di più figli che riescono, malgrado tutto, a barcamenarsi nel quotidiano! Io ho solo un bimbo, pure buono (parliamo per lo standard bambinesco) e non ho un impiego. Eppure sono incasinata lo stesso, ma questo è indipendentemente dallo status di mamma-casalinga, sono così di natura e lo devo ammettere.
I primi mesi di vita del mio pupo hanno però coinciso con un trasloco turbolento nella casa nuova quando ancora non c'era nemmeno la luce e l'acqua corrente (le prime settimane) e l'uomo di casa lavorava di giorno e di notte... Ti dico solo che gli ultimi scatoloni li ho disimballati quasi un anno dopo perché nemmeno i mobili c'erano tutti e non avevo dove mettere la roba. La cosa che mi faceva incazzare di più era quando veniva la mamma o la zia e invece di spupazzarsi il pupo voleva emulare la colf, che voleva dire mettere le mani ovunque e sistemare la roba (ma dove, se non c'è il ripostiglio/credenza/armadio?) Io ne avrei approfittato per lavare i piatti o passare la scopa in cucina, ma mi seguivano a ruota per spiegarmi come avrei dovuto fare o farlo loro al mio posto (sempre facendo la cronaca di COME e DOVE sbagliavo), e allora ho evitato di fare qualsiasi cosa durante queste pseudo visite, ritardando ancor di più la tabella di marcia. Ah, se chi ti vuole aiutare, facesse esattamente quello che gli chiedi! Sarebbe più facile per te, ma forse meno soddisfacente per le zie Agilulfe di tutto il mondo.

Starsdancer ha detto...

oh si sicuramente coi secondi è tutta un'altra vita, più pessima direi ahahahah....
no scherzo ancora peggio, se prima mi facevo in quattro ora mi faccio in 8, però a chi mi dice ancora "uh non riesco a fare niente guarda, sai ho 3 bimbe, una nonna, un nonno, una zia che mi aiutano ma non riesco proprio a fare niente" io dico ma vaffncucc
mai avuto aiuti da nessuno tranne il povero marito che si fa in 4 come me e i primi mesi riuscivo pure a farmi la doccia ;)

Anonimo ha detto...

Mi lascia sorpresa che ci si arrenda così alla carenza di aiuti, domestici e non. Il marito lavora fino alle 8? Quando torna può anche cucinare lui per lasciare tutti i pasti successivi. Alla prozia una bella scopa in mano. Insomma, forse a volte il problema è che si accetta il pregiudizio di genere sulle donne troppo facilmente. Io ho passato una bellissima maternità, pretendendo certe cose, non dico sia stato semplice, ma alla fine le ho ottenute.
I bambini e la maternità sono gli ultimi con cui prendersela, è il contorno che è da cambiare, lottando contro gli stereotipi.